La Terapia Gerson è una terapia nutrizionale
olistica e disintossicante per patologie croniche e degenerative che può
vantare ottant’anni di successi su malattie diverse come
l’emicrania, il melanoma avanzato, la fibromialgia, la tubercolosi, il
diabete e l’artrite reumatoide. Il dottor Max Gerson la sviluppò agli
inizi del ventesimo secolo per cercare di alleviare le sue atroci e
debilitanti emicranie, ma poi scoprì prima che essa invertiva la
tubercolosi della pelle, quindi che curava altri tipi di tubercolosi, il
diabete, l’artrite reumatoide e infine tumori di vario genere. Egli
non affrontò questo problema da un punto di vista teorico; piuttosto,
la sua terapia si è evoluta empiricamente in base alle esperienze e
agli esperimenti clinici.
La teoria è stata plasmata da successi e
fallimenti: quello che funzionava è stato mantenuto, quello che non
funzionava è stato analizzato, spiegato e scartato.
La Terapia Gerson si basa
sulle conclusioni del dottor Gerson secondo cui la malattia cronica è
causata soprattutto da due fattori: carenze nutritive e tossiemia.
Quando si pone rimedio a queste due cause fondamentali, il potente
sistema immunitario del corpo è in grado di riparare praticamente
qualsiasi patologia, spesso a un’incredibile velocità. Non occorre
“stimolare” il sistema immunitario, come molte immunoterapie oggi
cercano di fare: il sistema immunitario è concepito e ottimizzato per
riparare da solo qualsiasi disfunzione.
Le patologie non si
manifestano perché il sistema immunitario “ignora” una minaccia, ma
perché è sprovvisto del necessario per combatterle, così come un
esercito magistralmente addestrato non può fare granché contro un
aggressore se è sprovvisto delle armi, le munizioni, il cibo, le
fortificazioni e gli indumenti adatti. Una volta fornito al sistema
immunitario il supporto adeguato, esso si risveglia e agisce con velocità
e potenza incredibili.
Sviluppi recenti della
ricerca sul cancro
Nel 2010, il medico Nicholas Gonzalez e la sua partner
Linda Isaacs hanno pubblicato The Trophoblast and the Origins of Cancer
(Gonzalez N., Isaacs L., New Spring Press, New York City, 2010).
Leggendo questo libro, sono sorte in noi molte domande che hanno portato
a una vivace e illuminante discussione con il dottor Gonzalez.
È chiaro che – poiché
la Terapia Gerson ha riportato eccellenti risultati nella cura delle
malattie croniche e degenerative durante gli ultimi ottanta anni – le
spiegazioni offerte dai suoi praticanti sulle cause del cancro e di
altre patologie devono avere un fondamento nella realtà. A differenza
dei dati altamente manipolati dei produttori della chemioterapia, la
Terapia Gerson ha sempre ottenuto guarigioni a lungo termine da tumori
“terminali”, misurandole in decenni e non in settimane o mesi.
Comunque, ci sono sempre margini di miglioramento.
Era chiaro che Trophoblast
conteneva in seme una comprensione più sviluppata sulle origini del
cancro e della malattia cronica in generale, basata in parte
sull’eccellente opera di John Beard, uno scienziato e ricercatore
britannico della fine del XIX secolo.
Sistemi immunitari attivi e
passivi
Il
nostro corpo possiede numerose difese contro gli attacchi di agenti
patogeni di tutti i tipi. Alcune di queste difese sono attive, altre
passive. La differenza è simile alla difesa opposta da un alto muro di
pietre o dal fossato di un castello. Né l’uno né l’altro sono una
garanzia assoluta in caso di attacco, ma l’efficienza dei difensori è
molto potenziata da valide fortificazioni difensive.
Nel
caso del nostro sistema immunitario, i sistemi immunitari attivi
consistono di minuscoli guerrieri, i globuli bianchi, in grado di
cercare e distruggere le minacce al corpo. Come per un esercito, i
sistemi attivi vanno costantemente mantenuti da un treno logistico, che
in genere è molto costoso. Un sistema passivo, invece, come un muro di
pietre alto e spesso, una volta costruito, richiede cure e manutenzione
minime, e serve a scoraggiare qualsiasi potenziale aggressore, allo
stesso tempo offrendo alla forza attiva un’efficace base d’appoggio
in qualsiasi conflitto.
In questa sede ci
focalizzeremo sui sistemi passivi, che sono patrimonio del nostro codice
genetico. La natura favorisce sempre l’efficienza, in qualsiasi
sistema. Il sistema immunitario non fa eccezione. La natura ci ha
fornito di sistemi immunitari passivi altamente efficienti, integrati da
sistemi immunitari attivi.
Uno
dei fattori più importanti del nostro sistema difensivo passivo è il
mantenimento di un adeguato livello di alcalinità. Più avanti
parleremo delle conseguenze di uno squilibro di tale fattore, perché
molti altri sistemi dipendono interamente dal pH dell’ambiente
corporeo.
La
sopravvivenza di tutte le cellule del corpo dipende da un regolare e
copioso apporto di ossigeno. Tale apporto è indispensabile per ogni
cellula di tutte le strutture corporee. Dimostreremo che un apporto di
ossigeno adeguato e correttamente distribuito dipende da un pH sanguigno
giusto e leggermente alcalino.
Gli enzimi proteolitici (che digeriscono le proteine),
prodotti dal pancreas, sono presenti nei fluidi e nelle strutture del
corpo e costituiscono un elemento importante del nostro sistema
immunitario, perché regolano la crescita e lo sviluppo delle cellule di
ricambio di tutte le nostre strutture fisiologiche.
L’apporto adeguato e la distribuzione generale di
questi enzimi sono fondamentali per consentire la riparazione e
sostituzione delle nostre cellule, oltre che l’eliminazione delle
cellule che hanno raggiunto la fine della loro esistenza utile o che
sono morte a causa di ferite, malattia o agenti patogeni. Gli enzimi
proteolitici, per funzionare, richiedono un ambiente alcalino (pH >
7.0) e vengono neutralizzati o disattivati da un ambiente acido (pH <
7.0).
Tutte le cellule del nostro corpo
– con poche, importanti eccezioni – vengono sostituite più o meno
ogni 18 mesi (alcune in tempi notevolmente più brevi). Quando le
cellule muoiono al termine della loro normale durata di vita, si attiva
un processo che genera una cellula di ricambio praticamente caso per
caso. Ciò vuol dire che siamo costantemente in riparazione: piccole
parti di noi vengono rimosse ed eliminate, in modo che l’età media di
tutte le cellule del nostro corpo sia di circa nove mesi. Poiché le
nostre cellule vengono costantemente sostituite, qualsiasi malattia
cronica che duri più di diciotto mesi è il risultato di qualcosa che
stiamo facendo per mantenere tale malattia nel nostro corpo. In assenza
di questo “qualcosa”, qualsiasi tessuto malato verrebbe eliminato e
sostituito con cellule nuove e sane in 18 mesi o meno..
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