giovedì 6 ottobre 2011


Stati di coscienza: le potenzialità della nostra mente.



Esistono moltissimi libri che parlano del concetto di “stati di coscienza“. In genere si pensa a stati mistici o alterati dovuti a pratiche spirituali o a volte a quelli causati dalle reazione chimica operata sul nostro cervello dalle droghe.
In verità gli stati di coscienza sono vari per tutte le persone e cambiano ogni giorno senza che ci facciamo troppo caso.
Quelli fondamentali sono tre: stato di veglia, stato di sonno con sogni e stato di sonno senza sogni.
Di queste variazioni di stato ne abbiamo tutti piena coscienza ogni giorno, anche se quasi mai ci soffermiamo sul loro significato profondo.
Esistono però molte altre variazioni di coscienza di cui facciamo costantemente esperienza senza rendercene in genere conto:
per esempio quando cerchiamo di ricordare qualcosa, come un luogo che abbiamo visitato, il nostro stato scivola dolcemente in quello del ricordo di forme ed immagini e la realtà attorno a noi per qualche istante sembra scomparire, perchè la nostra attenzione è rivolta altrove.
Gli artisti e gli scienziati sono forse più consapevoli di altri dell’alterazione del loro stato di coscienza.
Il pittore o lo scultore o lo scrittore, immersi nella loro attività artistica, a volte perdono del tutto il senso del tempo. Lo stesso vale per lo scienziato ( si pensi al tipico distratto, che vive in un mondo tutto suo, estraniato in parte dalla realtà ordinaria).


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